Uno sguardo alla nostra mente

Il pilota Automatico

March 22, 20243 min read

“Not only are bloggers suckers for the remarkable, so are the people who read blogs.” - Seth Godin

Che cosa è il "pilota automatico"?

Un pilota automatico (spesso abbreviato in autopilota) è un dispositivo meccanico/elettronico che può guidare un veicolo senza assistenza da parte di un essere umano.

E noi uomini abbiamo il pilota automatico?

Il termine "pilota automatico" nell'essere umano è usato metaforicamente per descrivere uno stato mentale in cui una persona svolge attività o compiti in modo automatico, senza un'attenta riflessione consapevole. Questo può includere abitudini quotidiane, come guidare su un percorso familiare, eseguire routine mattutine, o digitare su una tastiera senza guardare.

È sbagliato il pilota automatico?

Al di là del concetto di giusto sbagliato, Quando si è in "pilota automatico," il cervello utilizza minori risorse cognitive per svolgere azioni che sono diventate abituali e meccaniche, permettendo di risparmiare energia per compiti che richiedono maggiore attenzione e pensiero critico.Questo fenomeno si basa sui circuiti neurali del cervello che, attraverso la ripetizione e la pratica, rendono alcune azioni quasi automatiche.

Immagina l’atto di guidare la macchina, se ti riporti al primo giorno di pratica eri attento a tutto, piedi, mani occhi.

Ed oggi?

Ora neanche ti accorgi di guidare e di tornare a casa, vero?

 

Ma Andrea ma allora è utile.

 

Si il pilota automatico può essere estremamente utile per ottimizzare l'efficienza nelle nostre routine quotidiane; c’è da notare che questa modalità porta anche alla disattenzione e a una minore consapevolezza del momento presente in attività che potrebbero beneficiare di un'attenzione più focalizzata.

Non ho capito Andrea!

Guarda questa immagine ⤵️

Una donna cammina sulle strisce con il telefono in mano pensado ad altro

Che cosa noti?

.... Niente, due persone che camminano sulle strisce.

Ecco quello che vedo io.

la foto è una scena urbana vivace. Al centro, una donna in un cappotto azzurro e con tacchi alti attraversa una strada su un attraversamento pedonale.

È immersa nella lettura del suo smartphone mentre cammina.

C'è anche un uomo in piedi vicino al bordo della strada, avanti alla donna con una valigia accanto a lui, che sta attraversando la strada.

La scena è un esempio quotidiano di come le persone spesso navigano la loro routine in "pilota automatico", compiendo azioni abituali come attraversare la strada o aspettare il trasporto, mentre sono distratti da altri compiti, come controllare i loro telefoni.

Un pensiero che potrebbe emergere da questa scena sul "pilota automatico" potrebbe essere:

"In una danza quotidiana tra il passo e lo scroll, attraversiamo le strade della vita con la mente altrove, tessendo percorsi tra l'abitudine e l'ignoto. È l'arte di camminare senza guardare, di toccare senza sentire - un viaggio su binari invisibili che disegniamo senza sapere. Ma anche in questo balletto di passi meccanici, ci sono momenti di scelta, piccole pause in cui possiamo alzare lo sguardo e decidere di cambiare strada."

Ma come posso allora disattivare volontariamente questo "pilota automatico"?

Grazie alla "mindfulness" che si riferisce alla pratica di essere pienamente presenti e impegnati con l'esperienza attuale, con una prospettiva non giudicante, possiamo avere la scelta di disattivare il pilota quando lo vogliamo.

La mindfulness è come un antidoto al funzionamento in "pilota automatico," poiché ci incoraggia a prestare maggiore attenzione alle nostre azioni, pensieri ed emozioni del momento.

Insomma...

Tra stimolo e risposta c'è la nostra libertà di scelta!

Andrea

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